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La violenza sulle donne è un tema del quale si parla ancora troppo poco oppure solamente in giornate dedicate. Sono però molte le azioni che vengono dedicate alla sensibilizzazione, come il manifesto realizzato dall’artista AleXsandro Palombo all’indomani della giornata per ricordare le vittime del femminicidio dello scorso anno.

Una Vergine Maria con il viso ricoperto di lividi e il cuore spezzato tra le mani. Un segno forte e tangibile del fatto che le vittime di violenza sono ancora tante, troppe. Don’t Pray, Act! è il claim che accompagnava il manifesto, comparso tra le strade di Milano nel novembre scorso, e che fa riflettere su quanto poco tempo sia passato da quando la violenza contro le donne non solo era giustificata, ma anche sostenuta a fini educativi.

Molte delle violenze che ancora oggi subiscono le donne, sono il risultato di un retaggio educativo vergognoso. Soltanto nel 1956, infatti, viene abolito lo ius corrigendi, ovvero all’uomo (padre, marito, fratello) veniva concesso e tollerato l’utilizzo della violenza “educativa e correttiva” nei confronti della donna di famiglia.

(? in copertina AleXsandro Palombo – Milano, 2018)

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