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Ogni donna dovrebbe eseguire almeno una visita ginecologica di routine all’anno per valutare il suo stato di salute. Oltre al check up generico, ci sono anche altre visite che andrebbero fatte nel corso della vita. Sin dalla più giovane età.



Dal ginecologo: cosa succede? Quando è il momento giusto? Cosa chiedere al medico? Parliamone…

Quando si pensa alla visita ginecologica, che sia la prima volta o meno, questo pensiero mette sempre un po’ in ansia. Tanto che spesso le donne rinunciano a prenotarla, per paura, per pigrizia, per scarsa conoscenza di quanto, invece, possa essere importante tenere sotto controllo il proprio corpo con costanza e regolarità.

Sovente sentiamo parlare di prevenzione, con screening e visite di routine da eseguire nelle tempistiche previste per poter eseguire diagnosi precoci che possono letteralmente salvarci la vita. Non è solo una questione di prevenzione: grazie alle visite ginecologiche possiamo imparare a conoscere un po’ di più il nostro corpo, prendendoci cura di lui come facciamo ogni giorno attraverso la routine quotidiana di bellezza e di benessere. Perché non dedicare più attenzione anche al benessere del nostro apparato riproduttivo?

Diffondere la cultura della prevenzione e della cura di sé a 360 gradi è fondamentale, fin dalla più tenera età. Siamo abituate, purtroppo, ad avere remore a farci visitare, soprattutto a livello “intimo” proprio perché non abituate a considerare i controlli periodici come strumenti fondamentali, anche in assenza di problematiche e disturbi evidenti o manifesti.

Una visita dal ginecologo almeno una volta all’anno, però, è fondamentale per assicurarci che sia “tutto a posto lì sotto”, chiarire dubbi senza ricorrere a Mr. Google e porre ad una persona preparata ed esperta qualsiasi domanda imbarazzante che, altrimenti, rischierebbe di rimanere senza una risposta.





Quando fare la prima visita ginecologica?

Quando si deve prenotare la prima visita ginecologica? In molti la considerano un rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Le ragazze tendono a rimandare, anche un po’ per vergogna (non è facile parlare di argomenti intimi come la sessualità e il ciclo mestruale) e per non ammettere magari di fronte ai genitori di avere una vita sessuale attiva. È fondamentale, però, sottoporsi a una visita ginecologica prima di iniziare ad avere rapporti.

Durante la prima volta dal ginecologo è utile chiedere informazioni sulla contraccezione, farsi spiegare come eseguire una corretta auto palpazione del seno e come monitorare eventuali cambiamenti fisiologici, informarsi su cosa si intende per malattie sessualmente trasmissibili (MST) e approfondire tutto ciò che i libri di scuola non dicono, a partire da com’è fatto il nostro apparato riproduttivo.

Spesso, soprattutto in giovane età, non si conosce il proprio corpo e il suo funzionamento, così come la naturale reazione che dovrebbe avere a seguito di rapporti sessuali. Parlarne con il ginecologo aiuta a prendere coscienza della propria intimità ed emotività, che per ogni donna è diversa.

Di prevenzione soprattutto ginecologica e sessuale, inoltre, si dovrebbe parlare in famiglia e a scuola, magari anche con l’aiuto di esperti, proprio come i ginecologi.

La prima visita di questo tipo andrebbe fatta intorno ai 20 anni o comunque quando si è pronti ad avere rapporti completi. Logicamente se si hanno disturbi prima di questo importante momento, legati ad esempio alle mestruazioni (cicli irregolari, dolori troppo intensi o disturbi che limitano il normale svolgimento delle attività quotidiane) bisogna immediatamente contattare un medico specialista.



Come scegliere il ginecologo più adatto alle nostre esigenze?

La scelta del ginecologo è un momento delicato. È fondamentale sceglierne uno di cui ci si possa fidare e dovrebbe essere una decisione da prendere senza imposizioni da parte dei genitori. Che sia uomo o donna è importante sentirsi a proprio agio, perché sarà la persona che più di tutte accompagnerà ogni donna durante importanti fasi della vita: dalla prima esperienza sessuale al momento in cui diventerà mamma. Competenza, riservatezza e discrezione ma anche dolcezza ed empatia dovrebbero essere le caratteristiche di ogni bravo ginecologo, che può essere sia privato sia erogato dalla ASL territoriale attraverso il servizio socio-sanitario. Non abbiate paura di affidarvi a qualcun altro se la prima visita non è andata secondo le vostre aspettative.



Come avviene una visita ginecologica?

Se è la tua prima volta è normale sentirsi un po’ agitate ma non c’è nulla di preoccupante, di doloroso o di straordinario. È una semplice visita di routine, come ne avrai già fatte e ne farai altre nel corso della vita. Si inizia con domande sulla propria storia clinica e su quella della famiglia, in modo che il medico sia informato su eventuali malattie ereditarie oppure in corso, allergie e intolleranze, interventi subiti e farmaci assunti. 

Il medico farà domande anche sul ciclo mestruale, sulle ultime mestruazioni e sul motivo che ha spinto a prenotare la visita. Arriverà poi il momento della visita ginecologa vera e propria che serve a controllare visivamente, attraverso palpazione e con strumenti idonei se ci sono anomalie negli organi genitali esterni e interni, sdraiate su di una poltrona non proprio comoda… ma la visita non dura poi molto. Il tutto avverrà nella più totale tranquillità e privacy e sicuramente il personale medico saprà mettere a proprio agio le giovani pazienti.





Check up ginecologico

Dopo la prima seguiranno sicuramente altre visite ginecologiche nel corso della vita di ogni donna. I medici consigliano di farne una all’anno anche in assenza di possibili problematiche, per controllare se la salute della donna è sotto controllo o se è meglio intervenire con ulteriori indagini. Ma anche perché il corpo femminile subisce continue modifiche, fisiche e ormonali a seconda dell’età, di eventuali parti o interventi chirurgici.

Se usate degli anticoncezionali, a maggior ragione dovete sottoporvi tutti gli anni a una visita di controllo dal proprio ginecologo di fiducia. Può essere un medico dell’ospedale o del Consultorio o uno privato. L’importante è avere un dottore specializzato in ginecologia del quale vi fidate ciecamente. Come per la prima visita, anche per le successive visite ginecologiche si parte da un colloquio di routine e poi da un esame approfondito degli organi genitali esterni e interni.

Il check up ginecologico, però, dovrebbe comprendere anche altri esami e test più approfonditi per valutare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile.

Il Pap test, ad esempio, è l’unico esame utile per poter prevenire e diagnosticare i tumori al collo dell’utero ma anche la presenza di infezioni causate da batteri, virus e funghi e condilomi invisibili ad occhio nudo.

Proprio il Pap test fa parte del programma di screening per la prevenzione del cancro del collo dell’utero del Ministero della Salute*, offerto gratuitamente ogni 3 anni alle donne con età compresa tra i 25 e i 64 anni.

Il Pap test è semplice e indolore e si esegue in donne che hanno già avuto il primo rapporto sessuale: attraverso un tampone o una spatolina apposita vengono prelevate delle piccole quantità di cellule del collo dell’utero. Le cellule vengono poi analizzate per trovare eventuali alterazioni che possono indicare la presenza di cellule tumorali. Se non ci sono anomalie, si aspettano i normali 3 anni per il successivo screening. 

*Se non avete mai ricevuto la lettera che vi invita a recarvi nei centri convenzionati per eseguirlo, chiedete informazioni al vostro medico di base.

Un altro screening molto importante per ogni donna è quello per il tumore del seno. È destinato alle donne con età compresa tra i 50 e i 69 anni, con una mammografia che va eseguita ogni 2 anni. In alcune regioni il range d’età è cambiato e si parla di esami dai 45 ai 74 anni, con una frequenza maggiore intorno ai 50 anni. La mammografia è un esame radiologico della mammella che identifica precocemente il cancro al seno, perché in grado di identificare noduli anche piccolissimi che non si possono percepire con l’auto palpazione. Prima dei 50 anni è consigliabile eseguire, oltre alla palpazione del seno da fare in autonomia sotto la doccia, un’ecografia al seno.





Valutazione preconcezionale femminile

Esistono poi altri esami molto importanti per la salute femminile di ogni donna. Gli esami preconcezionali sono delle visite di controllo che possono essere eseguite anche in giovanissima età, oltre che dalle coppie che sono alla ricerca di un figlio, per verificare lo “stato di salute” della propria fertilità. Per conoscere, cioè, se esistono disturbi, condizioni o malattie che potrebbero mettere a rischio la fertilità femminile.

La salute preconcezionale è un fattore determinante per lo sviluppo di una gravidanza serena e affinché sia preservata il più possibile la salute della mamma e del feto.

Ci sono esami preconcezionali, alcuni dei quali gratuiti e coperti dal Servizio Sanitario Nazionale, che possono aiutare le donne a capire se hanno sofferto o meno di malattie potenzialmente pericolose in gravidanza, per la donna o per il feto. O se sono portatrici di malattie che potrebbero essere trasmesse al bambino mettendo a rischio la sua salute o la sua stessa vita.

Esistono poi degli esami che possono aiutare a indagare possibili problemi di fertilità, e fornire informazioni preziose sulla fertilità femminile e che si possono eseguire anche a 20 anni, quando la donna può contare su una finestra fertile che è all’apice.

Conoscere queste informazioni permette di pensare al proprio futuro, magari prendendo in considerazione la possibilità di crioconservare gli ovociti (Egg Freezing) per aspettare che arrivi il momento giusto per pensare alla maternità. Senza sorprese quando quel giorno arriverà.



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