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C’è ancora tanta disinformazione sull’uso di un’anticoncezionale come la pillola. In particolare, per quello che riguarda la fertilità delle donne che la assumono. È arrivato il momento giusto per fare chiarezza.





Se utilizzi per lunghi periodi la pillola anticoncenzionale, farai fatica a rimanere incinta in futuro: niente di più falso

La pillola compromette la fertilità femminile… quante volte avete sentito pronunciare questa frase o un concetto simile? Purtroppo, quando si parla di questo anticoncezionale, c’è ancora troppa disinformazione. Ci sono tante cose che non sappiamo e che, invece, dovremmo conoscere. Per il bene della nostra salute, soprattutto, di quella riproduttiva.

Innanzitutto, cos’è? La pillola anticoncezionale è un farmaco in grado di bloccare l’ovulazione grazie alla sua composizione a base di ormoni, che vanno a interagire con il sistema riproduttivo femminile per fare in modo da scongiurare un’eventuale gravidanza. È uno dei sistemi più efficaci e più sicuri, anche se (è sempre bene ricordarlo) non protegge da eventuali malattie a trasmissione sessuale.

Nonostante sia uno dei metodi anticoncezionali più efficaci, con una copertura del 99% (se utilizzata correttamente) è ancora poco utilizzata. In Italia solo il 16,2% delle donne con età compresa tra i 15 e i 44 anni la assume. I motivi? Scarsa informazione, paure che si alimentano con il passaparola e conseguente diffidenza, fanno sì che per proteggersi da eventuali gravidanze indesiderate si ricorra ancora troppo spesso a metodi non convenzionali.

Nel nostro precedente articolo “Tutti i metodi contraccettivi femminili: quali sono e come scegliere il più adatto a te” visto quanto ci sia solo l’imbarazzo della scelta sul sistema da utilizzare quando non si desidera un bambino, ma l’informazione non è mai abbastanza quando si parla di salute intima e di sessualità. Il miglior consiglio è quello di confrontarsi con un medico, prima ancora di iniziare ad avere rapporti sessuali, così da potergli esporre ogni dubbio e scegliere grazie alla sua valutazione quale sia il metodo migliore per proteggersi.

Purtroppo, proprio la disinformazione sulla pillola contraccettiva è la causa di un utilizzo ancora così basso nel nostro paese di un metodo anticoncezionale che, invece, potrebbe essere utile. E non solo per prevenire gravidanze indesiderate, ma anche per proteggere la salute e la fertilità.





Pillola e salute

La S.I.C., Società Italiana della Contraccezione, svela i falsi miti legati alla pillola e riguardanti il suo impatto sulla salute femminile in generale.

  • Non è vero che la pillola fa ingrassare. Basta scegliere con il ginecologo il giusto contraccettivo e il dosaggio ormonale
  • La pillola è adatta a tutte le donne, anche alle più giovani, perché aiuta a combattere l’acne, limita la perdita di capelli e la crescita di peluria indesiderata
  • Allevia i disturbi della sindrome premestruale
  • Regolarizza il ciclo mestruale
  • Permette di vivere liberamente la propria sessualità e non limita il desiderio sessuale
  • L’amenorrea o il ciclo ridotto provocati alla pillola estro-progestinica non fa male alla salute. Anzi, se si hanno problemi di carenza di ferro può essere un aiuto non indifferente
  • Qualora non esistano controindicazioni è consigliato l’utilizzo della pillola in pazienti affette da endometriosi
  • In premenopausa la pillola può aiutare a proteggere dal tumore all’ovaio, con un rischio ridotto del 20% per ogni 5 anni di uso
  • Il rischio di incappare in problemi di trombosi venosa è basso: è 10 volte minore rispetto al rischio che si corre, ad esempio, in gravidanza.
  • La pillola non fa venire il cancro




Pillola e fertilità

Per quello che riguarda la fertilità, invece, la disinformazione è ancora maggiore. Si tende a pensare, infatti, che prendere la pillola per troppo tempo riduca drasticamente la capacità riproduttiva femminile. Non è assolutamente vero: semplicemente, smettendo di assumere il farmaco il ciclo mestruale ritornerà come prima della sua assunzione. Non appena si termina il trattamento, infatti, i livelli di ormoni diminuiscono e l’apparato riproduttivo riprende il suo naturale ritmo.

La capacità riproduttiva, di conseguenza, sarà la medesima che si aveva prima dell’assunzione del medicinale, senza alcun problema per la fertilità futura.

Le cause dell’infertilità femminile oppure della difficoltà a concepire sono altre. A rendere più difficile il concepimento, o a far sì che non sia proprio possibile, sono problemi come l’endometriosi, l’ostruzione o l’occlusione delle tube di Falloppio, aderenze pelviche, disturbi ormonali e ovulatori, ma anche malformazioni congenite dell’utero. Ci sono poi cause sconosciute che possono non emergere nonostante indagini e accertamenti, esami e visite. In questi casi si parla di infertilità idiopatica, senza apparenti cause.

La pillola non è tra le cause dell’infertilità. Non la può provocare, non la può ridurre.

Probabilmente l’associazione tra pillola e infertilità è data dal fatto che la si sospende nel momento in cui si desidera un figlio, ed è solo allora che ci si può accorgere di eventuali difficoltà a concepire. Ma sono problematiche che esistevano prima dell’assunzione o che sono subentrate per altre cause.

Uno studio del 2002 della Brunel University inglese ha dimostrato che assumendo contraccettivi orali per lunghi periodi, ad esempio cinque anni consecutivi, le donne hanno la stessa facilità a concepire rispetto a chi non usa la pillola. E, anzi, hanno maggiori probabilità di rimanere incinte in un periodo di 6 mesi/un anno.





Preservare la fertilità femminile

I contraccettivi femminili ormonali possono aiutare la fertilità preservando la salute intima delle donne e riducendo il rischio di malattie potenzialmente pericolose. Fondamentale, chiedere sempre consiglio al proprio ginecologo per tenere sotto controllo l’apparato riproduttivo. A partire dai contraccettivi che si utilizzano. Se la pillola aiuta a evitare gravidanze indesiderate, in caso di vita sessuale molto attiva e partner diversi sarebbe bene utilizzare anche il preservativo, l’unico metodo che difende dalle malattie sessualmente trasmissibili. Malattie che possono anche mettere a rischio la fertilità.

Quelli elencati non sono gli unici modi per poter garantire alla fertilità femminile di essere preservata seguendo il normale ritmo biologico di ogni donna e aumentando le speranze di diventare mamma in futuro. Seguire uno stile di vita sano, una dieta equilibrata, evitare di bere alcolici, di assumere droghe e di fumare, evitare situazioni che possano causare ansia e stress, sono solo alcuni dei comportamenti da adottare affinché il corpo sia pronto ad accogliere una nuova vita quando sarà il momento giusto.





Considerando, infine, che si potrebbe non essere pronte a diventare madri nel momento di maggiore fertilità (tra i 20 e 35 anni), è bene considerare anche l’Egg Freezing per proteggere la propria capacità riproduttiva.

La crioconservazione degli ovociti a scopo precauzionale permette di preservare la fertilità femminile e di avere una possibilità in più di diventare madri quando sarà il momento più giusto. Magari in età più matura, quando si sarà più stabili economicamente e a livello di relazione sentimentale, ad esempio, ma in un momento della vita in cui ci potrebbero essere difficoltà di concepimento dovute alla naturale diminuzione della quantità e della qualità degli ovociti.

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