Mamme e figlie hanno spesso rapporti complicati, resi sempre più difficili dalla distanza generazionale che le separa e che si allunga sempre di più: il primo figlio, infatti, per una donna arriva intorno ai 32 anni secondo gli ultimi dati Istat e questo può rendere difficoltoso il dialogo.
Ma, nonostante la differenza d’età, non sarebbe bello poter parlare a cuore aperto con chi ci ha messo al mondo, soprattutto quando si tratta di tematiche delicate? Oggi affrontiamo un argomento che riguarda molte donne e il loro rapporto con la madre; un tema sul quale riflettere ora, in attesa del momento giusto in cui saremo a nostra volta madri.
Madre e figlia, una connessione emotiva unica ma, a volte, problematica
Quando una donna rimane incinta e scopre che avrà una figlia femmina, sogna di vivere con lei un rapporto alla pari; fatto di confidenze, complicità, sostegno reciproco, comprensione in ogni attimo della propria vita insieme. Un rapporto paritario, dove madre e figlia sono grandi amiche, che parlano di tutto con semplicità, discutendo e trovando sempre un terreno adeguato a potersi confrontare e aiutare in caso di bisogno. Purtroppo, poi, ci si scontra sempre più spesso con una realtà che è ben diversa.
Le mamme, così come le figlie, possono metterci tutta la buona volontà del mondo, impegnarsi a creare un rapporto alla pari e sforzarsi di capirsi a vicenda, supportati da film e serie tv dove ci hanno abituato a vedere genitori e figli grandi amici. Ma arriverà sempre quel momento della vita di ogni madre in cui penserà di non capire più sua figlia, di non riuscire più a dialogare con lei, come se parlasse un’altra lingua o provenisse da un altro pianeta lontano anni luce. E lo stesso pensano le figlie che, dopo aver vissuto praticamente in simbiosi con quella donna che si è donata completamente a loro, non riescono più a comprenderla. E a rivedersi in lei.
Il conflitto madre figlia
Il rapporto tra una madre e la figlia è tanto bello quanto complesso. E sarà così per il resto della loro vita. Se ci pensiamo è complicatissimo fin dai primi giorni di vita, nei quali le mamme si rispecchiano nelle loro bambine e immaginano per loro un futuro meraviglioso fatto di opportunità; che magari a loro stesse sono sempre state negate. Quando le bambine crescono, però, ci si scontra sempre più con caratteri e aspettative che possono essere ben distanti da quelli che il genitore di sesso femminile aveva idealizzato. Come è inevitabile che sia, i nostri figli cominciano a volare lontani dal nido. E non è sempre semplice farsene una ragione. Non riuscire a spezzare questo cordone ombelicale spesso è deleterio per la loro crescita. E anche per il rapporto che si va a creare con i figli.
All’interno della relazione tra madre e figlia, poi, c’è un’altra questione che non deve mai essere sottovalutata. La distanza generazionale può essere così incolmabile da creare incomprensioni che ci si porterà dietro per il resto della propria vita. Se sono molte le madri che riversano soprattutto nelle figlie femmine aspettative di vita che di solito sono ricollegabili ai loro sogni, i loro desideri, le loro attese, magari infrante e disilluse, sono altrettante numerose le donne che non riescono a capire che i tempi sono cambiati e non sono più quelli che hanno vissuto loro quando avevano l’età che hanno oggi le loro figlie.
Ed ecco che argomenti delicati come l’intimità non riescono a essere affrontati nel migliore dei modi. Vuoi un po’ per reticenza e pudore da parte delle figlie, vuoi proprio per impreparazione, perché non si conosce l’argomento stesso o non si sa come parlarne da parte delle madri. La sessualità, la contraccezione, ma anche la maternità sono sempre più spesso tematiche tabù, che invece andrebbero affrontate in famiglia. In particolare, sono temi sui quali un confronto tra madri e figlie sarebbe necessario per vivere con maggiore serenità i cambiamenti fisici e psicologici che comporta la crescita.
Le mamme non dovrebbero vedere nelle figlie una fotocopia della propria esistenza ma rispettare i loro desideri e i loro tempi: solo così si può sperare in un rapporto costruttivo per entrambe le parti. Così, quando si inizia a parlare del corpo femminile e di come funziona, sarebbe anche bene informarsi sui progressi della medicina e della scienza, che oggi permettono alle donne non solo di proteggersi da malattie trasmissibili sessualmente o gravidanze indesiderate, ma anche di ritardare la maternità fino a quando non sarà “Il momento giusto”.
Di madre in figlia: l’Egg Freezing
Quante mamme oggi parlano dell’Egg Freezing alle proprie figlie? Forse non lo sanno perché non conoscono questa tecnica che permette di crioconservare gli ovociti, prelevati quando l’età fertile delle donne è al massimo del suo splendore, per aspettare di intraprendere il percorso di una gravidanza quando sarà il momento giusto.
Si potrebbe così spiegare alle ragazze di oggi che possono essere e fare nella loro vita tutto quello che desiderano, senza dover rinunciare a nessun sogno, e pensare ad una gravidanza senza pressioni ma solo quando decideranno di viverla.
ℹ️ A partire dalla pubertà, dovrebbe essere compito delle madri affrontare argomenti così intimi come la fertilità ma non sempre le informazioni a disposizione sono sufficienti e attuali.
> Per rispondere ad ogni domanda sulla preservazione della fertilità femminile, in Italia è attiva la campagna “Il Momento Giusto” a cura di Gedeon Richer. Visita il sito www.ilmomentogiusto.org per prepararti ad affrontare l’argomento con tua figlia… oppure per spiegarlo a tua mamma!
Le donne oggi, fortunatamente, non sono più legate ad una vita impostata che le vuole figlie-mogli-madri-nonne. Possono continuare a studiare, iscriversi all’università che preferiscono, o terminare gli studi con la Maturità e magari prendersi un anno sabbatico per girare il mondo e capire cosa vogliono davvero fare nella vita.
Possono iniziare subito a lavorare per potersi mantenere e andare a vivere da sole oppure continuare a vivere in casa contribuendo eventualmente alla gestione della casa. Magari hanno già le idee chiare sulla carriera che vorranno intraprendere quando saranno grandi oppure hanno bisogno di più tempo, di provare, di tentare, anche di sbagliare, prima di trovare qual è la strada giusta.