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170.000 scatti accumulati in oltre cinquanta anni di attività, insieme alle macchine fotografiche Rolleiflex, Hasselblad, Mamya e Nikon utilizzate per produrli: questo è il patrimonio personale donato da Marcella Pedone al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.

Classe 1919, Marcella Pedone è stata una delle prime fotografe documentariste freelance italiane. 

Toscana d’origine ma milanese d’adozione, una creativa curiosa e intraprendente che è riuscita a ritagliarsi un posto in un settore, come quello della fotografia, all’epoca prevalentemente costituito da uomini.

“L’avventurosa caccia all’immagine significativa è per caratteri forti”

dall’autobiografia inedita di Marcella Pedone

Marcella Pedone ha raccontato l’Italia del secondo dopoguerra fino agli anni più recenti, con l’obiettivo fotografico particolarmente rivolto alla condizione femminile dell’epoca, alle tradizioni popolari e alla trasformazione del nostro Paese in pieno boom economico.

Una pioniera che, a bordo della sua roulotte, ha percorso l’Italia in lungo e in largo e ci insegna, ancora oggi, a 101 anni, quanto sia importante la libertà per una donna. Di espressione, di ideologie, di visone del mondo. E quanto sia fondamentale credere in se stesse.



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