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Quali sono gli esami e le visite di prevenzione al femminile che dovremmo fare durante il corso della nostra vita? I programmi di screening sono fondamentali e bisognerebbe sempre seguirli, in base alla propria età. Vediamo insieme i principali, utilissimi a tenere sotto controllo la salute femminile.





Prevenzione donna: a ogni età le dovute attenzioni per mantenersi in salute

Screening, una parola spesso sconosciuta e sottovalutata e che invece dovrebbe diventare la nostra alleata nell’ottica della prevenzione di diverse malattie. Anche potenzialmente molto pericolose. Il Ministero della Salute ha dato vita a una serie di programmi di screening che prevedono esami e visite di routine da eseguire con cadenza regolare a seconda dell’età, per una diagnosi precoce di numerose patologie. Malattie che, se diagnosticate in tempo, possono essere curate con le dovute terapie, aumentando le possibilità di guarire e di non dover far fronte a complicazioni di varia natura.

Il Servizio Sanitario Nazionale ha previsto tutta una serie di programmi di screening per prevenire alcuni tumori tipicamente femminili, ma non solo, al fine di intervenire il prima possibile nel caso in cui le neoplasie si dovessero presentare.

Nel dettaglio i programmi di screening sono tre: lo screening per la prevenzione del tumore al seno, del tumore al collo dell’utero e del tumore al colon-retto (al quale accedono sia gli uomini sia le donne).

Come ben spiegato dal Ministero della Salute, al momento non è possibile avere un maggior numero di programmi di screening per far fronte ai tanti tumori che purtroppo esistono. Questo perché ancora non siamo in grado di avere esami di screening che la comunità scientifica possa ritenere efficace, in assenza di sintomi. In presenza di sintomi, invece, è sempre bene consultare il proprio medico per capire se sia il caso o meno di eseguire approfondimenti specialistici. Mentre in assenza di sintomi o problematiche, sarebbe bene programmare insieme al proprio medico di fiducia, l’accesso ai programmi di screening previsti dal Sistema Sanitario Nazionale e/o altre visite periodiche presso medici specialisti.





Prevenzione ginecologica: l’importanza della visita annuale

Per le donne, ad esempio, è sempre bene programmare ogni anno una visita ginecologica, utile a garantire una perfetta salute intima ma anche a valutare lo stato di salute generale della donna. Il ginecologo, infatti, è il professionista a cui rivolgersi anche per aver maggiori informazioni su temi come la sessualità e la fertilità femminile; anche in giovanissima età. Molto spesso per tabù ancora esistenti, per pigrizia o per scarsa informazione si tende a non seguire i consigli degli esperti che ci invitano ad andare dal ginecologo almeno una volta all’anno e questo causa una disinformazione spesso pericolosa per la nostra salute e per chi ci sta vicino, a qualunque età.

Le giovanissime dovrebbero, ad esempio, avere già dal primo ciclo mestruale un medico ginecologo di riferimento al quale affidarsi e di cui fidarsi per poter avere tutte le informazioni necessarie a vivere serenamente la propria vita intima e sessuale; al quale chiedere consiglio riguardo l’utilizzo di anticoncezionali, maggiori spiegazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili e venendo informate preventivamente sulla fertilità femminile, della quale, spesso, noi donne conosciamo troppo poco.

Sarebbe poi utile approfondire l’anamnesi familiare, soprattutto se ci sono casi di menopausa precoce in famiglia e approfondire tematiche legate alla finestra fertile molto prima che una gravidanza rientri nel loro progetto di vita.

Quante giovani donne, ad esempio, sanno che la produzione di ovociti diminuisce drasticamente intorno ai 35 anni e che le possibilità di rimanere incinta naturalmente diminuiscono molto prima di quanto ci si aspetta?





In quest’ottica il ginecologo dovrebbe informare ogni donna, sin dalle prime visite, sull’importanza di proteggere la fertilità femminile, adottando uno stile di vita sano ma anche sulle moderne pratiche messe a disposizione dalla scienza come l’Egg Freezing; la possibilità di crioconservare gli ovociti in giovane età, quando la fertilità è all’apice, per poi utilizzarli qualora ci siano problemi a concepire naturalmente.

Sempre al ginecologo si possono chiedere informazioni sui tre programmi di screening proposti per tutta la popolazione femminile, a seconda della propria età, e pianificare una serie di esami a cadenza fissa che accompagnino la donna durante la pubertà, la vita fertile e la menopausa. Perché prevenire è fondamentale per attraversare serenamente ogni tappa della vita.



Ogni momento della vita di una donna è importante e porta con sé cambiamenti fisici e psicologici. Per questo è essenziale essere informate sin dalla più tenera età sui mutamenti fisiologici del corpo femminile.

Per aiutare le giovani donne ad affrontare con serenità un momento delicato e personale come quello della maternità, in Italia è attiva la campagna “Il Momento Giusto” a cura di  Gedeon Richeter, azienda specializzata nell’area ginecologica.

“Il Momento Giusto” ha l’obiettivo di informare sin dalla pubertà sulla possibilità di accedere al Social Egg Freezing, una pratica che permette di preservare la propria fertilità quando questa è all’apice ma l’idea di una gravidanza non fa parte di un progetto di vita immediato.

Esami ginecologici consigliati

Screening per il tumore del collo dell’utero

I test di screening per il tumore del collo dell’utero sono il Pap Test, che viene offerto gratuitamente ogni 3 anni alle donne con un’età compresa tra i 25 e i 30 anni, e il test per il Papilloma virus (HPV-DNA test), offerto sempre gratuitamente ogni 5 anni alle donne con età compresa tra i 30 e i 64 anni. Recentemente la comunità scientifica ha dimostra che sopra i 30 anni è più efficace il test per il Papilloma Virus. Il programma di screening attualmente in vigore dovrebbe essere modificato in tal senso entro la fine del 2020.

Screening per il tumore del seno

Lo screening per la diagnosi precoce del tumore al seno è offerto alle donne con età compresa tra i 50 e i 69 anni, tramite mammografia che va eseguita ogni due anni. In alcune regioni si sta pensando di estendere il test di screening a una popolazione più ampia e già dai 45 anni.

Screening per il tumore del colon-retto

Il test di screening per il cancro del colon retto (consigliato a donne e uomini) è il test del sangue occulto nelle feci, che va eseguito ogni due anni nelle persone con età compresa tra i 50 e i 69 anni. Il test è gratuito.





Non solo programmi di screening

Se i programmi di screening sono utili e aderire è facile (basta che chiedete al vostro medico di base come fare), non lo è altrettanto per tutti gli altri esami e visite che dovremmo prenotare autonomamente. Ogni 2-3 anni, infatti, anche su consiglio del nostro medico curante, dovremmo effettuare accurate analisi del sangue. In età fertile andrebbe tenuto sotto controllo il ferro, mentre dopo i 45 anni i livelli di vitamina D, colesterolo, glicemia. Sarebbe poi opportuno anche tenere monitorati i valori di riferimento legati alla buona funzionalità della tiroide. E, insieme alle analisi del sangue periodiche, sarebbe bene sottoporsi anche a esami delle urine.

Dai 25 anni in poi, inoltre, potremmo ricorrere all’ecografia mammaria per valutare la presenza di possibili noduli e imparare bene a fare l’autopalpazione al seno. Se si pratica sport, invece, ogni anno è consigliato eseguire un elettrocardiogramma. Oltre a prenotare ogni anno una visita dal ginecologo, come già ricordato, è importante una consulenza dermatologica almeno una volta entro i 40 anni e ogni 3 anni dalla prima visita per controllare i nei. Utili anche le visite dentistiche e oculistiche, da fare anche in assenza di problemi almeno una volta prima dei 40 anni, con controlli più serrati in seguito.

In ogni caso, per ogni domanda su visite ed esami da prenotare per un check up completo e puntuale, si consiglia di  rivolgersi sempre al medico di base.

La prevenzione a 360° della salute femminile è una pratica che dovrebbe diventare una prassi, non solo in presenza di problemi legati alla salute intima, come ad esempio un ritardo nelle mestruazioni, ma  una regola che accompagni ogni donna alla scoperta di sè, alla conoscenza del proprio corpo e della sua naturale evoluzione nel corso del tempo. Perché volersi bene significa, prima di tutto, avere cura di sè in tutte le meravigliose fasi della vita.

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