Quali sono le buone norme da seguire per una corretta igiene intima e le abitudini che invece fanno male alla nostra salute “là sotto”? Ecco tutto quello che dobbiamo sapere.
L’igiene intima femminile
La corretta igiene intima femminile dovrebbe far parte delle buone abitudini che si imparano da bambine e, solitamente, sono le mamme a insegnare alle loro figlie tutto quello che c’è da sapere. Purtroppo, però, non sempre le informazioni tramandate di generazione in generazione sono quelle corrette. C’è ancora tanta disinformazione, fake news, abitudini che potrebbero sembrare salutari e corrette quando invece non lo sono e possono mettere a rischio la flora batterica vaginale.
Ogni donna ha una propria beauty routine quotidiana e dovrebbe comprendere anche momenti in cui prendersi accuratamente cura delle parti intime, tenendo in considerazione che i genitali femminili sono una zona molto delicata e che può facilmente venire a contatto con patogeni che possono causare problemi di varia natura, come le infezioni femminili più comuni.
Se dobbiamo prenderci cura della nostra igiene sempre in modo corretto e attento, ci sono fasi della vita in cui è bene prestare maggiore attenzione. E sarebbe buona norma sin da bambine abituarsi ad una corretta igiene intima quotidiana, per evitare l’insorgenza di irritazioni intime; soprattutto in periodi in cui si è più vulnerabili. Durante la pubertà, in gravidanza e durante il ciclo mestruale dovremmo essere ancora più scrupolose e attente, per non dover far fronte a situazioni che potrebbero avere conseguenze non indifferenti sulla nostra salute intima.
Prevenire è meglio che curare… soprattutto quando si parla di parti intime
Una corretta igiene intima ci consente di salvaguardare il benessere del nostro apparato riproduttivo e prevenire l’insorgere di disturbi genitali come cistiti, perdite, infiammazioni, pruriti e bruciori, eccessiva secchezza, candidosi, vaginosi batterica e così via. Il lavaggio quotidiano è fondamentale per difendersi, così come lo è adottare comportamenti che limitino al massimo il rischio di contrarre infezioni; malattie che possono mettere seriamente a repentaglio anche la fertilità femminile.
Per proteggersi da malattie sessualmente trasmissibili, è importantissimo utilizzare SEMPRE il preservativo, ad esempio, ed è essenziale informare il proprio medico di qualsiasi sintomo sia presente a livello genitale; anche per salvaguardare un eventuale partner sessuale e ridurre il rischio di contagio e di recidive. Evitare assolutamente i rimedi “fai da te” perché solo lo specialista può valutare la situazione e consigliare, oltre ai comportamenti da adottare, anche una eventuale terapia farmacologica per curare l’infezione, prima che possa compromettere la fertilità futura.
Sul tema della fertilità si parla ancora molto poco, soprattutto tra i giovanissimi; che vedono molto lontana l’idea di una famiglia con figli. Eppure, è proprio in età giovanile che è bene pensare al “domani” proteggendo la fertilità femminile.
In Italia si inizia a parlare sempre più di Egg Freezing, una tecnica che si sta diffondendo rapidamente tra le giovani donne di tutto il mondo e che permette di preservare la capacità riproduttiva femminile, crioconservando i propri ovociti proprio nel momento di massima fertilità.
Per maggiori informazioni sul Social Egg Freezing scopri “Il Momento Giusto”, la campagna educazionale italiana sulla crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche a cura di Gedeon Richter (azienda farmaceutica che si occupa di benessere ginecologico).
Le abitudini scorrette da abbandonare
Quali sono le peggiori abitudini che potremmo insegnare alle nostre figlie e adottare noi stesse in materia di igiene intima? Innanzitutto, pensare che lavarsi continuamente con i detergenti intimi sia il modo migliore per scongiurare problemi, fastidi, cattivi odori. Niente di più sbagliato. Lavarsi troppo e usare prodotti per l’igiene intima che non rispettano il naturale pH acido vaginale (diverso a seconda dell’età) può causare l’effetto contrario e compromettere il fisiologico processo di autopulizia degli organi genitali femminili.
La lubrificazione della vagina, infatti, serve a mantenere pulite e sane le parti intime. Tuttavia, le secrezioni vaginali dovrebbero essere di colore trasparente oppure biancastro, non avere un cattivo odore nè provocare prurito e/o bruciore. In caso si avvertissero questi sintomi è importante consultare il proprio ginecologo perché c’è il rischio che ci siano infezioni in corso.
I detergenti intimi, inoltre, vanno scelti con assoluta cura e attenzione affidandosi anche al consiglio del ginecologo. Non possiamo pensare di lavare questa zona molto delicata e sensibile utilizzando gli stessi prodotti che usiamo per detergere altre parti del corpo, né pensare ad una pulizia veloce sotto la doccia con il primo bagnoschiuma che ci capita a portata di mano: l’ecosistema vaginale è molto delicato ed è necessario utilizzare gesti e prodotti mirati a limitare la proliferazione di batteri nocivi e salvaguardare quelli buoni presenti naturalmente.
Salute intima femminile: occhio ai “consigli” che si trovano sul web
Non dovremmo nemmeno abusare di lavande vaginali o trattamenti che si trovano in rete. L’ultima moda di Gwyneth Paltrow, ad esempio? Il bagno di vapore per la vagina o le uova di giada tanto decantate dall’attrice. Molte donne ricorrono a metodi di pulizia “alternativi” per le zone intime per combattere i cattivi odori, per i lavaggi quotidiani, per eliminare eventuali residui delle mestruazioni o subito dopo rapporti sessuali per limitare rischi di infezioni e gravidanza oppure, semplicemente, perché solo così si sentono pulite.
Molti esperti, invece, sottolineano che i lavaggi intimi con acqua e l’aggiunta di erbe, profumi e altre sostanze possono essere nocivi per la salute vaginale, arrivando a causare severe infiammazioni e infezioni. Le lavande vaginali possono alterare gravemente la microflora locale, non sono assolutamente da considerarsi anticoncezionali di emergenza, né una protezione da malattie sessualmente trasmissibili e, se utilizzate in maniera impropria, possono aumentare la proliferazione batterica.
No all’uso di spray e deodoranti per le parti intime. Questa brutta abitudine può causare irritazioni o reazioni allergiche. E poi i cattivi odori (così come le perdite) non devono essere nascosti, perché sono sintomi che possono indicare la presenza di una patologia, come ad esempio di una malattia trasmissibile tramite rapporti sessuali oppure di un’infezione in corso.
Prevenzione e igiene delle parti intime
Bisogna ovviamente prendersi cura delle proprie parti intime ogni giorno, ma senza eccedere nella pulizia e utilizzando gesti e prodotti idonei. Ecco i nostri consigli per lavaggi intimi accurati e sicuri:
- Imparare fin dalla più tenera età che per lavarsi e asciugarsi è necessario eseguire un movimento antero-posteriore, cioè dall’orifizio dell’uretra a quello dell’ano; così si evita di trasferire germi intestinali verso l’area vulvare
- Lavarsi una volta al giorno (in estate, in caso di alte temperature o se si fa sport, anche due volte), usando acqua tiepida e un detergente delicato facendo attenzione agli ingredienti; evitare prodotti contenenti sostanze aggressive o conservanti e assicurarsi che non alteri il naturale pH acido della mucosa. Una detersione con acqua tiepida è sempre consigliata dopo ogni rapporto sessuale o comunque quando le parti intime entrano a contatto con superfici che possono essere veicolo di infezioni (mai sedersi in costume in luoghi pubblici, ad esempio)
- Durante la pulizia quotidiana, fare attenzione ai cambiamenti delle proprie parti intime e riferire al medico eventuali anomalie che si possono vedere o sentire
- Asciugarsi con cura dopo ogni lavaggio, utilizzando un asciugamano pulito che deve essere messo subito a lavare. Mai condividere gli asciugamani e mai sfregare: per asciugare la zona intima è sufficiente tamponare delicatamente
- Usare solo ed esclusivamente capi intimi di cotone, un materiale naturale e traspirante. Sarebbe da evitare l’intimo realizzato in tessuto sintetico perché favorisce l’umidità e quindi la proliferazione di batteri e funghi. Meglio optare per il bianco, per evitare che eventuali coloranti all’interno del tessuto possano creare fastidi e irritazione a livello intimo. La biancheria intima va cambiata ogni giorno e subito dopo l’attività sportiva
- Quale detergente usare? In commercio esistono molti prodotti, anche in base all’età, ed è sempre bene chiedere consiglio al proprio ginecologo per poter utilizzare il detergente migliore per il proprio caso. Il pH intimo femminile non è sempre uguale, ma varia a seconda della fase della vita in cui ci si trova (pubertà, gravidanza, menopausa…)
- Evitare di applicare prodotti non specifici per le parti intime, trovati in rete oppure “consigliati” da un’amica
- Durante le mestruazioni o se si è soliti usare salvaslip e assorbenti anche in assenza di mestruo, cambiarli molto spesso
- Dopo un bagno in piscina o al mare non restare troppo tempo con il costume bagnato, sempre per evitare che l’umidità favorisca la proliferazione batterica
- Non indossare capi troppo aderenti e che impediscono la traspirazione, così come si consiglia di evitare di stare troppo tempo sedute e con le gambe accavallate
- Seguire una dieta sana ed equilibrata, bere molto, evitare cattive abitudini come il fumo, l’abuso di alcol e l’utilizzo di sostanze stupefacenti
- Durante l’utilizzo di terapie farmacologiche chiedete al medico se è il caso di assumere protettori della mucosa vaginale
- Utilizzare SEMPRE il preservativo