Dubbi e incertezze sulla tua salute intima? Chiedi al ginecologo
Quante volte uscite da una visita medica ci accorgiamo di non aver fatto al ginecologo proprio quella domanda che avremmo voluto porgli oppure, durante lo screening, ci viene in mente una curiosità da chiedergli ma non osiamo? Tranquille, capita a tutte! Perché? Semplice, andare al periodico appuntamento con il/la ginecologa non è così facile come si potrebbe pensare: sono ancora diversi i tabù che riguardano la nostra sfera intima, i dubbi e le incertezze che accompagnano la nostra sessualità e il timore (infondato) di fare domande “stupide”. Ricordatevi: nessuna domanda è banale e, oltretutto, stiamo parlando con un professionista, che dovrebbe in primis aiutarci a vivere meglio con il nostro corpo e a mantenerlo in salute. Vediamo insieme quali sono le domande importanti da porre durante la visita ginecologica.
Consulti ginecologici: iniziamo a vivere gli appuntamenti medici senza stress e poniamo le giuste domande
Andare dal ginecologo ogni anno per una visita di routine è importante, ce lo ripetono sin da bambine, ma quante di noi rispettano davvero il calendario? Eppure, sappiamo bene quanto “prevenire sia meglio che curare” e sappiamo quanto sia fondamentale sottoporsi a tutti gli screening previsti dal Ministero della Salute (clicca qui per leggere “Esami e visite di prevenzione per la donna”) per avere diagnosi precoci in caso di problemi seri; valutazioni mediche che possono garantire un miglior trattamento tempestivo e la speranza di guarire più velocemente.
L’importanza della prevenzione dovrebbe essere insegnata sin dalla più tenera età, perché prenderci cura di noi stesse, del nostro corpo e della nostra mente, è un vero e proprio atto d’amore nei nostri confronti e le visite periodiche di controllo dal ginecologo fanno parte a pieno titolo delle buone norme da seguire per mantenerci il più a lungo possibile in salute.
’Il nostro corpo è il luogo nel quale resteremo più a lungo possibile’’. Impariamo ad averne cura giorno dopo giorno, valutando visivamente e al tatto se ci sono anomalie a livello genitale e mammario, e prenotiamo ogni anno una visita di controllo, sottoponendoci (senza rimandare) a screening ed esami più approfonditi se richiesto dal ginecologo. Un’altra cosa importante che possiamo fare è prendere nota di tutti le domande e curiosità alle quali solo un esperto nel campo ginecologico può rispondere con competenza e serietà. Evitiamo di chiedere a Mr. Google e, peggio ancora, affidarci a rimedi fai-da-te scovati in rete o consigliati sui numerosi forum femminili per risolvere fastidi che possono comparire a livello intimo o mammario.
Consideriamo il ginecologo un nostro confidente, al quale chiedere tutto quello che vorremmo sapere. Senza remore. E questo è il punto centrale: fare domande. Non andiamo alla visita ginecologica solo per farci rassicurare sul nostro stato di salute intimo ma cogliamo l’occasione per approfondire aspetti della sessualità e della fertilità femminile, ad esempio. Per dipanare tutti i dubbi che abbiamo, per evitare comportamenti che possono compromettere il nostro benessere e prendere scelte consapevoli in ogni ambito della nostra vita, intima e sessuale.
Navigando in rete ci capita spesso di imbatterci in profili social di professionisti in ginecologia ed è interessante scoprire quante e quali siano le domande che vengono loro rivolte, questioni che dovremmo prendere l’abitudine di porre al nostro ginecologo di fiducia. Così che possa rispondere ai nostri dubbi tenendo conto anche della nostra anamnesi. Perché per quanto possa essere utile trovare velocemente informazioni sul web, ricordiamoci che sono risposte date genericamente, senza tenere conto del vissuto personale, dell’età, della familiarità di alcune patologie, delle cure mediche alle quali una persona si è sottoposta e così via.
Ci sono allora delle domande che dovremmo sempre fare al ginecologo. E se ancora non gliele abbiamo fatte, alziamo la cornetta, prendiamo appuntamento il prima possibile e segniamoci su un foglietto tutto quello che avremmo voluto chiedere al dottore e non abbiamo mai osato. Partendo magari dai nostri suggerimenti: non tralasciate nulla, il medico è lì per rispondere ai vostri dubbi.
Quali sono le domande che è buona norma chiedere direttamente al proprio ginecologo? Vediamole insieme.
Ciclo mestruale: cosa devo sapere?
Conoscere il proprio corpo e conoscere il proprio ciclo mestruale è fondamentale ma, per quanto sia un evento che ci accompagna per buona parte della nostra vita, molte di noi non conoscono esattamente i cambiamenti che comporta. Inoltre, il ciclo mestruale è molto variabile da donna a donna, anche a seconda dell’età. Per avere risposte chiare dal nostro ginecologo è importante sapere se in famiglia ci sono state malattie o eventi tipicamente femminili che hanno colpito i nostri familiari (menopausa precoce, endometriosi, tumore al seno o cancro al collo dell’utero, ad esempio) e prendere nota mensilmente dell’inizio e della fine delle mestruazioni (ci sono anche numerose app dedicate) e di tutti quei piccoli o grandi disturbi che possono accompagnare il ciclo.
Impariamo a parlare apertamente con il nostro medico, anche per dissipare luoghi comuni che continuano ad accompagnare il ciclo mestruale come, ad esempio, “durante le mestruazioni non puoi lavarti/impastare il pane/toccare i fiori”, “quando hai il ciclo non rimani incinta” oppure “se allatti non hai le mestruazioni e quindi non puoi rimanere incinta”, “se il test di gravidanza è negativo/hai perdite, è sicuro che non aspetti un bambino”.
C’è poi la credenza che per forza le mestruazioni devono essere più o meno dolorose e che una donna debba imparare a conviverci, assumendo farmaci o sopportando in silenzio. In realtà il dolore può essere la manifestazione di un problema che andrebbe indagato subito e a fondo, soprattutto quando arriva a limitare lo svolgimento delle attività quotidiane. Informiamo il medico sui fastidi che proviamo durante il ciclo e rivolgiamogli tutte le domande che ci vengono in mente, anche quelle che riteniamo banali. Perché solo in questo modo sarà possibile capire il nostro reale stato di salute e vivere più serenamente la nostra femminilità.
Sempre in tema di mestruazioni, il ginecologo può aiutarci nella scelta del dispositivo igienico da utilizzare. Si parla sempre più spesso, ad esempio, della coppetta mestruale. Ma non sono tutte uguali e la sua scelta andrebbe valutata proprio insieme al medico che, attraverso una serie di esami clinici, potrà indicarci la più adatta a noi.
Contraccezione: quale scegliere?
Ecco un altro tema che spesso non approfondiamo a sufficienza: la contraccezione femminile. Perché al di là del fatto che il preservativo è il metodo anticoncezionale migliore per proteggersi da malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze indesiderate, molte di noi vorrebbero una protezione maggiore oppure utilizzare un contraccettivo per far fronte a disturbi patologici più o meno importanti (endometriosi, fibromi o squilibri ormonali, ad esempio). Nel momento in cui il nostro ginecologo suggerisce un metodo contraccettivo, informiamoci il più possibile sulle sue caratteristiche, sulle alternative, sugli effetti collaterali più comuni e su cosa fare in caso il dispositivo venga dimenticato, si danneggi o provochi irritazioni e fastidi.
Fertilità femminile: come cambia il mio corpo con l’età?
Sin dalla prima mestruazione (menarca) il corpo femminile è fertile, ovvero ha la capacità biologica di procreare. E solitamente è l’unica informazione che ci viene data riguardo un aspetto che, invece, andrebbe approfondito sin da giovanissime. Molte di noi, infatti, arrivano ad indagare la propria fertilità nel momento in cui desiderano un figlio ma non rimangono incinta oppure pensano che la capacità riproduttiva rimanga invariata dal menarca alla menopausa. Purtroppo, non è così e buona norma sarebbe chiedere al proprio ginecologo come cambia la fertilità femminile, qual è l’età più fertile, quali sono i comportamenti o le malattie che possono provocare infertilità, ma anche come è possibile proteggere il benessere riproduttivo; per vivere serenamente il presente, quando un figlio non rientra nelle priorità, e pensare con maggiore tranquillità al proprio eventuale futuro di madre.
In merito al benessere riproduttivo, in Italia da qualche anno è possibile crioconservare i propri ovociti per ragioni non mediche e salvaguardare la fertilità femminile anche in assenza di patologie che possano comprometterla. Una possibilità sulla quale è utile informarsi proprio nel momento di massima fertilità di una donna, sin da giovanissime, così da essere consapevoli delle modifiche che il corpo femminile subisce con il passare degli anni in relazione alla capacità riproduttiva e utilizzare gli ovociti prelevati qualora dovessero subentrare difficoltà a procreare naturalmente.
Rapporti sessuali: sappiamo tutto della pratica… ma la teoria?
Pensiamo di sapere tutto sui rapporti sessuali, considerata soprattutto la facilità con cui è possibile accedere ad ogni genere di informazione sull’argomento. Eppure, per quanto la pratica sia sdoganata e mostrata senza inibizioni, dalla pubblicità ai contenuti web, della teoria conosciamo poco o nulla. Il ginecologo dovrebbe essere la prima persona alla quale chiedere maggiori delucidazioni, perché ognuna di noi è diversa e si approccia al sesso in maniera differente. E leggere consigli di carattere generale in rete può destabilizzare e rendere insicure su un aspetto della vita che, invece, dovrebbe essere vissuto nel modo più sereno e naturale possibile. Chiediamo al ginecologo, anziché rivolgere domande a sconosciuti in rete, ad esempio, perché è difficoltoso o non riusciamo a raggiungere l’orgasmo, il motivo per il quale alcune posizioni ci provocano fastidio, come avere una maggiore lubrificazione, come non farsi travolgere dall’ansia da prestazione e così via.
Salute dell’apparato riproduttivo: quali sono le infezioni intime più comuni?
Non solo sessualità e fertilità. Purtroppo, anche sulla salute intima non chiediamo mai abbastanza al ginecologo, affidandoci a Mr. Google per trovare i rimedi alle più comuni infezioni che possono colpire il nostro apparato riproduttivo. Il rischio è non solo quello di peggiorare la situazione ma anche di ritardare la guarigione e infettare anche i propri partner sessuali che a loro volta, se non curano l’infezione, possono nuovamente contagiarci. È importante chiedere al medico quali sono le infezioni intime più comuni e come si manifestano; in modo da avvisarlo tempestivamente qualora si provassero fastidi o si notassero modifiche nella forma, nel colore e nell’odore dei propri genitali.
Igiene intima: come eseguirla correttamente?
E infine, da ultimo non per importanza, ovviamente, avete mai chiesto al ginecologo come prendervi cura delle vostre parti intime? Anche se ci laviamo accuratamente tutti i giorni, infatti, non è detto che la procedura sia adeguata, soprattutto riguardo una parte così delicata come gli organi genitali femminili. Chiediamo al nostro medico di indicarci gesti e prodotti più adatti per la nostra igiene intima e le buone regole da seguire per sentirci a nostro agio tutto il giorno.
Buongiorno
Ho effettuato da poco un’Isteroscopia ed è tutto regolare. La ginecologa che mi segue mi ha chiesto di fare biopsia ma non riesco a capire perché non è stata fatta assieme all’isteroscopia.
Posso sapere in quali casi questa non viene effettuata contemporaneamente e se la stessa è dolorosa? Perché ho sofferto molto per Isteroscopia e non ho intenzione di soffrire nuovamente.
Inoltre mi è stato chiesto di farla il giorno al 23 giorno di ciclo.
Grazie per un riscontro.
Grazie per farmi un riscontro.
Buongiorno Stefania,
Comprendiamo le tue preoccupazioni. Ti consigliamo, però, di consultare direttamente il tuo medico ginecologo riguardo alle tue domande sulle procedure e sul possibile dolore associato. Solo il tuo medico potrà fornirti indicazioni personalizzate e appropriate, considerando anche la tua storia clinica personale.
Un caro saluto,
Lo Staff di MagFem