La rabbia: un’emozione utile se ben controllata
Molto spesso pensiamo alla rabbia in modo negativo anche se, in realtà, questa emozione ha i suoi lati positivi; ovviamente se dosata. Innanzitutto, provare collera ci spinge all’azione e ci motiva a fare qualcosa che magari, se non ci fosse stato questo turbamento, non avremmo mai fatto. La rabbia ci spinge a schiacciare l’acceleratore e a cercare il risultato. Conosco tante persone che mosse dall’ira accumulata da diversi insuccessi nella propria vita, si sono rimboccate le maniche per dimostrare a tutti il loro valore e, proprio grazie a questa rabbia repressa, hanno raggiunto il successo.
Tutto, però, dipende dai livelli di rabbia che si provano e, soprattutto, dal numero di volte in cui si prova questa emozione. Un conto è essere saltuariamente irosi e un conto è vivere di un’emozione intensa che ognuno di noi può provare in risposta a stimoli sia interni sia esterni. Qui di seguito, ti propongo 3 strategie utili per gestire al meglio gli attacchi di rabbia.
3 consigli per imparare come controllare la rabbia
1. Conta fino a 10
Quante volte ti è capitato di essere talmente arrabbiata o in ansia per una situazione da dire o fare cose di cui ti sei pentita amaramente, anche solo poche ore dopo? Questo perché la situazione che stavi vivendo ti aveva annebbiato completamente il pensiero. Quando non sei lucida emotivamente, non sono lucidi nemmeno i tuoi pensieri e, di conseguenza, non lo saranno nemmeno le tue decisioni. Per questo motivo, il famoso consiglio “Conta fino a 10” è assolutamente valido ed efficace, non tanto nel suo significato letterale ma in quello simbolico. Contare fino a 10 significa fermarsi nel momento in cui senti di non essere lucida per prendere decisioni o rispondere alle critiche o offese di qualcuno. Ripeti verbalmente o mentalmente 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e poi 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 e prenditi il tempo necessario per riflettere prima di parlare o fare qualcosa di cui, in preda ad uno stato di ansia, rabbia o paura, puoi pentirti in futuro.
Solo in acque quiete le cose riflettono se stesse in maniera non distorta.
Solo in una mente quieta vi è la percezione adeguata del mondo.
Hans Margolius
2. “Salva in bozza” e dormici sopra
Un’altra strategia utile per evitare di comunicare con gli altri o prendere decisioni guidate dalla rabbia, è quello di lasciare sbollentare questa emozione dormendoci sopra (inteso nel vero senso della parola). È successo qualcosa che ti ha fatto particolarmente arrabbiare? Stai per scrivere una mail di fuoco al tuo capo per ruggirgli addosso tutto il tuo malcontento? So che la tentazione è forte ma aspetta!
Essere dominate dalla collera non ti fa essere lucida e questa poca lucidità non ti consente di focalizzarti sui tuoi obiettivi e raggiungerli. Mettere a letto il tuo cervello ti consente di “raffreddare” le emozioni negative che hai dentro e di rialzarti la mattina seguente con maggiore consapevolezza e la freddezza necessaria ad affrontare il problema e risolverlo, portandoti a casa un punto a tuo favore. La rabbia invece ti accieca e rischi di farti autogol da sola.
Vedrai che dormendoci sopra ti renderai conto di alcune cose importanti: in primis se vale la pena esprimere l’arrabbiatura per quella determinata situazione (in molti casi dopo una bella dormita si scopre che non ne vale proprio la pena) e se la risposta è affermativa riuscirai ad affrontare il tutto in modo più distaccato e strategico. Ti ho fatto appositamente l’esempio della “mail di fuoco” perché capita spesso di esprimere il proprio malcontento o la propria arrabbiatura utilizzando un mezzo come l’e-mail o whatsapp, evitando così di affrontare direttamente faccia a faccia il destinatario.
L’email è un tramite che ci consente di esprimerci con maggiore libertà, anche se può essere veicolo di innumerevoli fraintendimenti che in una comunicazione vis-a-vis si possono evitare con un dialogo costruttivo. È però anche vero che, in contesti professionali, l’e-mail rappresenta una forma scritta dei nostri pensieri e delle nostre decisioni di cui rimane traccia e che spesso privilegiamo proprio per questo motivo. Se, però, ti dovesse capitare di essere particolarmente arrabbiata con una persona e di volere o dover rispondere ad un’e-mail che ti ha acciecato dalla rabbia, usa questa strategia: “Salva in bozza” e dormici sopra. Scrivi pure una mail di getto quando sei arrabbiata e poi salvala in bozza senza inviarla. Questa strategia ti consentirà di sfogare la rabbia che, scrivendola, inizierà a perdere di intensità. Poi lascia il messaggio in bozza e prenditi tempo (non rispondere subito è anche una strategia negoziale non da poco). Il giorno seguente rileggi l’e-mail che hai scritto di getto e affinala essendo più fredda e meno arrabbiata. Mandala quando sarai sicura che il contenuto può raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissata. Rimani sempre concentrata sull’obiettivo della tua comunicazione senza farti guidare da un’emozione intensa e distruttiva come la rabbia che ti può fare allontanare dall’obiettivo che ti sei posta.
3. Tieni un diario anti-rabbia
Ricordo ancora il lavoro fatto con un ragazzo di nome Daniele che soffriva di intensi scatti di ira e arrabbiature frequenti. Gli feci comprare un diario a cui lui diede il titolo LE MIE RABBIE e dove gli chiesi di scrivere quando era in collera e stava per perdere le staffe. In questo modo, invece che scaricare contro chiunque gli capitasse davanti in quel momento (dalla fidanzata, ai colleghi fino ad arrivare all’autista della macchina davanti a lui che non partiva come un razzo appena si accendeva il verde), rovesciava tutto il nervosismo e la rabbia su una pagina del suo diario. Quello che poi gli chiesi di fare era di rileggere a freddo le pagine scritte, quando l’arrabbiatura era sparita o quantomeno sedata, e di chiedersi se valesse realmente la pena arrabbiarsi così tanto per quella situazione.
Se sei come Daniele o pensi di andarci molto vicino, ti consiglio vivamente questo esercizio perché scrivere sul diario ti aiuterà a sfogare tutta la rabbia che hai dentro. Successivamente, quando ti sarai calmata, potrai rileggere le pagine che hai scritto in modo più obiettivo valutando se così tanta arrabbiatura ti è stata utile. Nella maggior parte dei casi, la risposta è NO.
Imparare a gestire la rabbia per realizzarsi nella vita
Lasciarsi sopraffare dalla rabbia può essere distruttivo e minare rapporti interpersonali affettivi e lavorativi, allontanandoci dalla realizzazione dei nostri progetti di vita. Per questo motivo è importante avere il controllo delle proprie emozioni, soprattutto perché sei in un’età della vita in cui ti scontrerai sempre più spesso con situazioni che potrebbero farti perdere la calma: maggiori responsabilità lavorative, la fine di una relazione, spese impreviste per la gestione della casa… Ci sono moltissime situazioni che crescendo possono arrivare a destabilizzarti.
Una di queste situazioni, ad esempio, potrebbe capitare in futuro, nel momento in cui deciderai di avere un figlio. È un dato di fatto che l’età media in cui le donne scelgono di mettere al mondo un bambino si è alzata mentre la fertilità femminile è fisiologicamente all’apice tra i 20 e i 30 anni. I problemi di fertilità, di conseguenza, stanno interessando sempre più donne che, arrivate intorno ai 35 anni e oltre hanno sempre più difficoltà a rimanere incinta naturalmente. Una situazione che può generare inquietudine, frustrazione, ansia e rabbia, in se stesse e all’interno della coppia. Fortunatamente, puoi scegliere già ora di preservare la tua fertilità congelando i tuoi ovociti tramite Egg Freezing, una tecnica che ti permette di “giocare d’anticipo” e salvaguardarti il più possibile da una situazione che mette seriamente alla prova i nervi di qualsiasi donna, quando si trova in età matura a desiderare di essere madre senza riuscirci.
Dott.ssa Laura Pirotta – Psicologa clinica specializzata in neuroscienze
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