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Cos’è, a cosa serve e perché dovresti sapere tutto sulla PMA, anche se l’idea di un figlio è ancora molto lontana

La strada per diventare genitori non sempre è così semplice e in discesa come ci si aspetterebbe. Quando si è giovani è facile pensare che sia naturale e immediato rimanere incinta a seguito di un rapporto sessuale non protetto. La realtà è ben diversa e molto spesso la strada verso il concepimento è irta di ostacoli. Di problemi di concepimento, però, si parla poco e in modo sommario e, soprattutto, troppo tardi; mentre invece sarebbe necessario già da giovanissimi conoscere non solo come avviene la fecondazione ma anche perché può essere difficoltosa e quali sono le cause e le soluzioni all’infertilità femminile e maschile.

Nella maggior parte dei casi, invece, si arriva a scoprire e a conoscere il significato di parole come “infertilità” e “procreazione assistita” solamente quando si è alla ricerca di un figlio e la gravidanza non si instaura. Di conseguenza, le coppie non sono preparate ad affrontare problematiche di diversa natura che, come accennato in precedenza, andrebbero conosciute e indagate prima di iniziare a prendere in considerazione la possibilità di avere un bambino.





Sapere cos’è la PMA per arrivare preparate ad una futura maternità e prendersi cura ora della propria fertilità

Ci sono molte patologie, abitudini scorrette e fattori che condizionano o che possono compromettere parzialmente o del tutto la fertilità femminile e la fertilità maschile. Probabilmente, l’idea di avere un figlio non è nei tuoi pensieri ora e tendi a non volerne neanche sentir parlare ma, come abbiamo visto in un articolo precedente, il tempo scorre inesorabile e ci sono argomenti come la procreazione assistita (PMA) di cui è bene conoscere tutto (o quasi) anche prima che un problema di fertilità possa mettere a rischio la maternità futura.

Innanzitutto, è bene essere consapevoli del fatto che con uno stile di vita sano, visite ginecologiche periodiche, diagnosi precoci e trattamenti tempestivi si può preservare la fertilità femminile già da giovanissime. Inoltre, la Medicina della Riproduzione ha compiuto passi da gigante per quello che riguarda l’aiuto che possono ricevere sia le coppie che stanno cercando di avere un bambino e non ci riescono in modo naturale sia nel preservare la fertilità femminile nel momento del suo apice (tra i 20 e i 30 anni) tramite l’Egg Freezing, la procedura di crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche di cui parleremo più avanti in questo articolo.

Per permetterti di comprendere meglio l’importanza di conoscere di cosa si occupa la Medicina della Riproduzione, iniziamo con il fare un po’ di chiarezza perché spesso, si confondono le diverse terminologie legate a questo ambito della medicina. Il rischio è di arrivare al momento giusto per avere un figlio impreparate all’evento, se per fattori legati all’età o a patologie di varia natura il concepimento non dovesse instaurarsi.







Cos’è la PMA

Cosa si intende per PMA o Procreazione Medicalmente Assistita? Si intendono tutti i procedimenti e le metodiche che possono aiutare a dare il via a una gravidanza, se il concepimento naturale dovesse fallire.

Quando le coppie non riescono ad avere figli in modo naturale, si può ricorrere a questa procedura, dopo aver ovviamente indagato a fondo quali possono essere le cause di queste difficoltà a concepire. Secondo la definizione del Ministero della Salute con il termine di PMA “si intendono tutti quei procedimenti che comportano il trattamento di ovociti umani, di spermatozoi o embrioni nell’ambito di un progetto finalizzato a realizzare una gravidanza”.

Le tecniche di PMA sono diverse e saranno i medici stessi a valutare quale percorso sia il migliore per una coppia che desidera un figlio. Questo perché i fattori che impediscono il concepimento naturale possono essere molteplici ed ogni caso è fondamentale che siano analizzati soggettivamente. Per legge, inoltre, è obbligatorio iniziare il percorso di PMA prima con le procedure meno invasive, procedendo poi per gradi per trovare la soluzione più adatta.

Tra le più comuni terapie di fecondazione assistita ricordiamo:

  • la programmazione dei rapporti sessuali – un percorso di fecondazione naturale in cui ci si limita ad indurre l’ovulazione della donna per avere maggiori possibilità di concepimento.
  • Inseminazione Intrauterina (IUI) – una tecnica poco invasiva che consiste nello stimolare la produzione di ovociti per indurre l’ovulazione e l’inserimento nell’utero degli spermatozoi selezionati.
  • FIVET omologa (se il seme è del partner) o eterologa (con seme di donatore)– come per la IUI,  viene stimolata la produzione degli ovociti che vengono prelevati a maturazione e fecondati in vitro (inseminazione artificiale) con gli spermatozoi selezionati. Gli embrioni prodotti verranno trasferiti successivamente nella cavità uterina.
  • ICSI – utilizzata in caso di grave infertilità maschile, consiste nell’inserimento di un singolo spermatozoo in ogni singolo ovocita.

Gli interventi, soprattutto grazie ai progressi della Medicina della Riproduzione, possono essere definiti poco invasivi e dolorosi. Il rischio è ridotto al minimo ed effetti collaterali e complicanze della fecondazione assistita sono eventi decisamente rari.

⇒ Per approfondire le tecniche di PMA ti consigliamo di chiedere maggiori informazioni al tuo medico di fiducia e rivolgerti, anche per una semplice consulenza preventiva alle cliniche di Procreazione Medicalmente Assistita che puoi trovare cliccando QUI.




Secondo le ultime linee guida dell’American Society for Reproductive Medicine bisognerebbe fare accertamenti per capire le cause delle difficoltà a concepire dopo almeno 12 mesi di rapporti liberi e non protetti che non hanno portato all’instaurarsi di una gravidanza. Per le donne con più di 35 anni, invece, il limite si abbassa a 6 mesi. Stesso limite anche in caso di operazioni chirurgiche nella zona pelvica, infezioni utero ovariche, endometriosi e malattie a carico dell’apparato riproduttivo.

In questi casi è davvero importante agire tempestivamente e richiedere una consulenza presso il proprio ginecologo o direttamente ad una clinica di PMA, perché mai come in questo caso il “fattore tempo” è cruciale. Soprattutto per le donne, che vedono diminuire drasticamente la loro riserva ovarica con il passare degli anni e le conseguenti probabilità di rimanere incinta. Solo il medico potrà diagnosticare con certezza le cause di difficoltà riproduttive, anche se in alcuni casi non c’è una ragione specifica. In questi casi si parla di infertilità idiopatica, ovvero impossibilità a procreare senza una causa specifica, che interessa circa il 10% delle coppie alla ricerca di un figlio che si rivolgono alle cliniche di PMA

Una volta stabilito perché si hanno difficoltà a procreare, si può prima intervenire con trattamenti farmacologici o chirurgici e laddove anche queste soluzioni non fossero adeguate o efficaci, si può ricorrere alla PMA. In Italia la procreazione medicalmente assistita è regolata dalle linee guida e dalle norme contenute nella Legge 40 del 19 febbraio 2004. Il ricorso alla procreazione medicalmente assistita è possibile nei casi in cui si debbano risolvere problemi di sterilità o infertilità e nel caso in cui non ci siano altri trattamenti efficaci.





Il ricorso alla PMA per preservare la fertilità femminile a partire dai 20 anni

Considerato il costante innalzamento dell’età delle donne alla loro prima gravidanza (in Italia 32 anni in media rispetto ai 29 anni della media Europea), la Medicina della Riproduzione ha messo a disposizione di tutte le donne che lo desiderano la possibilità di crioconservare i propri ovociti, prelevati nel momento di massima fertilità (dai 20 ai 30 anni). Fino a qualche anno fa, infatti, la crioconservazione degli ovociti era destinata a donne che a causa di interventi clinici e cure farmacologiche invasive avrebbero potuto avere successive difficoltà riproduttive.

La crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche (Egg Freezing) è una procedura consigliata alle donne che, a causa di condizioni sfavorevoli a livello economico, personale e sociale, rimandano la gravidanza in età più matura.

⇒ Clicca qui per leggere le risposte alle domande più comuni sull’Egg Freezing

L’Egg Freezing permette di preservare la propria fertilità e conservare gli ovociti per quando sarà il loro personale momento giusto per avere un bambino, senza sentire la pressione dell’orologio biologico ma avendo a disposizione una chance in più di diventare madri con l’aiuto della PMA, se dovessero subentrare problemi nel concepire naturalmente.






In Italia, per aiutare tutte le giovani donne a prendere confidenza con la tecnica di crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche e renderle consapevoli dell’importanza di preservare la propria fertilità, è stata istituita da Gedeon Richter la campagna educazionale “Il Momento Giusto” – www.ilmomentogiusto.org

L’obiettivo de “Il Momento Giusto” è di far sì che sin da giovanissime si prenda coscienza del delicato tema  della fertilità femminile e dell’invecchiamento ovarico, informandole su quale sia l’età migliore per avere un figlio e sulla possibilità di preservare il proprio patrimonio genetico usandolo quando si sentiranno pronte.
Clicca qui e visita il sito ilmomentogiusto.org

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