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Gli errori più comuni su ciclo mestruale e fertilità femminile

Quanto conosci il ciclo mestruale e la fertilità femminile? In Italia, purtroppo, è un argomento poco trattato, sia a scuola sia in famiglia. Numerose sono le informazioni che si trovano in rete ma, spesso, confusionarie, poco attendibili o per nulla autorevoli. È anche altrettanto facile incappare in siti all’interno dei quali vengono forniti consigli troppo generalisti, che non fanno che confondere chi spera di risolvere i propri dubbi cercando soluzioni sul web. Con la conseguenza che molte donne non hanno la minima idea di come funzioni esattamente il proprio organismo, soprattutto per quanto riguarda il ciclo mestruale e la fertilità. Argomenti molto delicati e spesso accompagnati, ancora oggi, da credenze popolari e tradizioni che nulla hanno a che vedere con la scienza e la medicina.

Scopriamo insieme quali sono le credenze ancora legate alla salute riproduttiva, ribadendo l’importanza della prevenzione e della tempestiva consulenza medica non appena si riscontrino anomalie o subentrino dubbi sulla propria condizione fisica.





Fertilità femminile, ciclo mestruale, ovulazione e concepimento: tutta la verità!

1. Non si può rimanere incinta con il ciclo – FALSO

Per avviare una gravidanza è necessario avere rapporti non protetti nei giorni immediatamente precedenti l’ovulazione o nel giorno stesso, i cosiddetti giorni fertili: una finestra temporale in cui è più probabile che un ovocita possa essere fecondato. Non è raro, però, pensare che sia impossibile rimanere incinta nel momento in cui compaiono le mestruazioni. In realtà, anche durante le mestruazioni, seppur con minori possibilità, è possibile che si instauri una gravidanza. Perché? Anche se si ha un ciclo mestruale molto regolare, è possibile che si generi una doppia ovulazione oppure che in presenza di mestruazioni molto vicine tra loro si crei la condizione in cui inizi una nuova ovulazione quando il flusso mestruale non si è ancora esaurito. Ricordiamo poi che gli spermatozoi possono sopravvivere fino a quattro giorni all’interno della cavità vaginale e “incontrare” un ovocita pronto per essere fecondato. L’unica protezione, per evitare gravidanze indesiderate e il contagio da malattie sessualmente trasmissibili, è utilizzare il preservativo anche in presenza del ciclo mestruale.







2. Il ciclo femminile dura sempre 28 giorni – FALSO

Il ciclo mestruale è molto differente da donna a donna, così come lo sono i sintomi e la durata, e può subire modifiche anche nel corso della vita. Solitamente si considera una finestra temporale variabile tra i 21 e i 32 giorni tra una mestruazione e l’altra, se non si utilizzano contraccettivi ormonali. Per conoscere il proprio calendario mestruale è importante segnare ogni mese la fine e l’inizio delle mestruazioni, così da tenere monitorati anche eventuali anomalie e comunicarle tempestivamente al proprio medico.

3. Lo stile di vita non incide sulla fertilità femminile – FALSO

Ecco un altro errore molto comune: credere che lo stile di vita non incida sulla fertilità, sia femminile sia maschile. È importante sapere che l’alimentazione sbagliata, la sedentarietà, vizi come il fumo o l’alcol, ma anche lo stress possono avere ripercussioni negative anche per quello che riguarda la salute riproduttiva. Ad esempio, mantenere il normopeso può aumentare le possibilità di concepimento, così come seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, fare attività sportiva e utilizzare integratori come il Resveratrolo.







4. La fertilità femminile è sempre uguale – FALSO

Ci sono ancora tante donne che credono che la fertilità femminile rimanga invariata dal momento in cui si ha il menarca, la prima mestruazione, e fino alla menopausa, la fase della vita in cui le mestruazioni scompaiono e non si possono più generare fisiologicamente figli oppure che le probabilità di concepimento diminuiscano intorno ai 40 anni. Questa è una falsa credenza che porta a pensare di essere sempre biologicamente al massimo della possibilità riproduttiva. Sarebbe bello, ma non è così.

Ogni donna può contare su maggiori chance di procreare tra i 20 e i 30 anni. Spente queste ultime candeline la fertilità femminile inizia a diminuire, con un calo drastico intorno ai 35 anni. Fino ad annullarsi a 50 anni, età media in cui compare la menopausa.





Oggi per fortuna si può preservare la propria capacità riproduttiva ricorrendo all’Egg Freezing, una tecnica che permette di crioconservare gli ovociti nella fase della vita di massima fertilità, e utilizzarli in futuro quando sarà il momento giusto e se dovessero subentrare difficoltà a concepire naturalmente, anche in un’età in cui fisiologicamente la fertilità non è al suo apice, sia per qualità degli ovociti sia per quantità.



Per maggiori informazioni sulla crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche (Egg Freezing) visita il sito della campagna educazionale sulla fertilità femminile a cura di Gedeon Richter ilmomentogiusto.org





5. L’attività sessuale quotidiana garantisce di rimanere incinta ai primi tentativi – FALSO

Un altro falso mito che non tiene in considerazione il funzionamento del corpo umano femminile e maschile. Avere rapporti non protetti e frequenti, aumenta le possibilità di rimanere incinta? No: affinché il concepimento avvenga è necessario che sia presente l’ovulazione e che siano escluse patologie e abitudini errate, sia maschili sia femminili, che possono ridurre o rendere impossibile la procreazione.

6. Misurare la temperatura basale garantisce o impedisce la fecondazione – FALSO

La temperatura basale, ovvero la temperatura del corpo al momento del risveglio e prima di compiere qualsiasi attività, è influenzato dagli ormoni femminili. In età fertile, conoscere la temperatura basale può aiutare a individuare l’ovulazione e, di conseguenza, ad evitare rapporti sessuali non protetti se non si desidera un figlio, così come programmarli se invece si ricerca una gravidanza. Ma, come accennato prima, il ciclo mestruale può subire forti modifiche durante la vita femminile, anche a causa di stress, abitudini e stili di vita errati o terapie farmacologiche. Monitorare la temperatura basale di fatto, non garantisce né esclude che si instauri una gravidanza.





7. Chi non ha mai preso un contraccettivo ormonale rimane incinta più velocemente – FALSO

Anche questo è un falso mito duro a morire. Non aver mai preso la pillola anticoncezionale, o altri metodi contraccettivi ormonali, non dà garanzia di avere maggiori chance di rimanere incinta in tempi brevi. Così come, al contrario, aver assunto terapie ormonali non implica il fatto che si dovrà attendere molto prima di avere un esito positivo nel test di gravidanza. Sono molti altri i fattori che influenzano la fertilità femminile. In primis l’età: già a 35 anni si ha una perdita fisiologica significativa degli ovociti, che comporta minori possibilità di rimanere incinta. Per maggiori informazioni chiedete consiglio al vostro medico ginecologo, non abbiate mai timore di esprimere dubbi, chiedere consigli o valutazioni riguardo il vostro corpo e il suo funzionamento.



8. I trattamenti di PMA favoriscono la menopausa precoce – FALSO

Il falso mito legato alle terapie ormonali necessarie per ricorrere alla procreazione medicalmente assistita (PMA) riguarda la possibilità di andare in menopausa prima del tempo. Questo non è assolutamente vero. Sappiamo invece che ogni mese le donne consumano parte del proprio patrimonio follicolare, dal momento che la riserva ovarica diminuisce con l’aumentare dell’età. Alla nascita il patrimonio follicolare è di 1-2 milioni di ovociti, che in pubertà si riduce già a 300-500mila, scendendo progressivamente con l’avanzare degli anni e riducendosi a un migliaio circa negli anni precedenti alla menopausa. Un calo del tutto fisiologico, o dovuto a diversi fattori che andrebbero approfonditi con il proprio medico, diverso da donna a donna.

9. Se il bambino non arriva, il problema è sicuramente della donna – FALSO

Un’altra credenza che alimenta l’insicurezza femminile nel momento in cui si desidera un figlio e la gravidanza non si instaura. L’infertilità può essere dovuta a cause riscontrate da uno dei due partner, da entrambi oppure oppure a cause non apparentemente individuabili, ovvero in presenza di un quadro clinico che non impedisce il concepimento anche se questo non avviene. Per questo motivo se la gravidanza non si instaura, in età fertile e dopo 12 mesi di rapporti non protetti e continuativi, è sempre meglio iniziare un percorso di coppia per valutare gli impedimenti al concepimento e trovare la soluzione più adatta a superare l’infertilità.

10. Se si hanno già figli è impossibile avere problemi di infertilità – FALSO

Anche questo non è assolutamente vero. Ogni gravidanza è una storia a sé. Ed è bene ricordare che con l’avanzamento dell’età oppure di altri fattori, potrebbe non essere così semplice avviare un concepimento anche se la coppia ha già avuto dei figli. Anche per questo motivo è sempre bene rivolgersi al proprio medico curante per fugare ogni dubbio e cercare di allontanare ansia e stress, nemici della salute riproduttiva.

Prima di googlare qualsiasi domanda e cercare risposte sulla vostra salute, vi consigliamo di chiedere un parere al vostro medico: oltre ad essere un esperto specializzato e autorevole, è in grado di valutare dubbi, difficoltà e problematiche riguardanti la condizione fisica anche (e soprattutto!) in base alla vostra cartella clinica. Senza generalizzare, come purtroppo avviene online.

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