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Cause, sintomi, trasmissione, cure e prevenzione della cistite

La cistite è un’infezione urinaria molto diffusa, tanto da essere considerata la seconda patologia infettiva dopo quelle che colpiscono l’apparato respiratorio (come ad esempio influenze, raffreddori, bronchiti) è può colpire ogni tipologia di persona a qualsiasi età. Per capire l’incidenza, basti pensare che ogni anno i medici fanno circa 2 milioni di diagnosi: il 30% delle donne e il 12% degli uomini ha sofferto almeno una volta di infezione delle vie urinarie. Metà di questi pazienti accusa infezioni ricorrenti.
La maggior parte delle infezioni urinarie è provocata da batteri di origine intestinale, come il più comune Escherichia Coli responsabile dell’85% delle manifestazioni infettive della vescica, dell’uretra o di entrambe. Capire quali sono i sintomi della cistite, conoscerne le cause e adottare tempestivamente i trattamenti migliori, aiutano ad arginare i sintomi più fastidiosi e a capire esattamente a quale patologia sia riconducibile: batterica, post-coitale, cronica, interstiziale, abatterica o batteriuria asintomatica.





Quali sono i primi sintomi della cistite?

I sintomi della cistite sono facilmente riconoscibili e comuni, sia nelle donne sia negli uomini, e riconoscerli permette di agire prontamente con la terapia adeguata ricordando che è sempre importante rivolgersi al medico ed evitare rimedi fai-da-te. Ecco i segnali da non sottovalutare e da tenere monitorati affinché l’infezione rimanga localizzata e sparisca il prima possibile:

  • Dolore e bruciore durante la minzione e fuoriuscita dell’urina intermittente (stranguria)
  • Necessità di urinare spesso ma in volumi normali o inferiori al solito (pollachiuria)
  • Stimolo ripetuto a urinare anche durante la notte (nicturia)
  • Urine con cattivo odore e dal colore torbido, non trasparente (piuria)
  • Sensazione di dover urinare nonostante ci sia appena liberati (tenesmo)
  • Brividi e freddo
  • Sangue nelle urine (ematuria)
  • Dolore alla vescica, ai genitali esterni e all’ano
  • Dolori al fianco
  • Dolore e fastidio alla zona pelvica

Quando compaiono i sintomi generalmente l’infezione è localizzata a livello del tratto genitourinario inferiore, ma può rapidamente risalire verso i reni se non curata in modo opportuno o se non si agisce velocemente (uno dei primi segnali è l’innalzamento della temperatura corporea oltre i 38° e un aumento del dolore a livello renale e pelvico).



La cistite è un’infiammazione della mucosa vescicale e non coinvolge utero, tube e ovaie. Tuttavia, è importante considerare che l’apparato genitale femminile è molto delicato per via della vicinanza tra meato uretrale (il canale di fuoriuscita delle urine) alle mucose vaginali e all’orifizio rettale. Di conseguenza, è più facile soffrire di infezioni di varia natura a livello genitale e che possono compromettere la salute di tutto l’organismo, il benessere intimo e anche la fertilità femminile. Per questo ai primi sintomi di cistite è sempre consigliabile contattare il medico di fiducia, in modo che possa indagare eventuali cause, stili di vita e abitudini che possono provocare patologie infettive a carico dell’apparato riproduttivo femminile.

La cistite ha un’incidenza maggiore nelle donne in età fertile, periodo in cui è raccomandato eseguire visite di routine dal ginecologo e informarsi riguardo la fertilità e la sua preservazione la contraccezione, l’alimentazione e l’integrazione ideale in ogni fase della vita.

Per maggiori informazioni sulla preservazione della fertilità femminile visita il sito ilmomentogiusto.org. Troverai informazioni su cosa è l’Egg Freezing ovvero la crioconservazione degli ovociti per ragioni non mediche.





Quali sono le cause della cistite nelle donne e perché sono maggiormente colpite?

Le cause della cistite nelle donne possono essere diverse. Innanzitutto, per la conformazione fisica dell’apparato genitale che, essendo esterno e più vicino al retto, favorisce la risalita di batteri dal retto e dalla vagina verso l’uretra femminile (più breve in lunghezza rispetto a quella maschile) e poi alla vescica, anche a causa di patologie come, ad esempio, la sindrome del colon irritabile. Gli agenti patogeni potrebbero arrivare a colpire l’uretra tramite l’inserimento di diaframma, tamponi, cateteri.

Le donne ne sono colpite principalmente in età fertile per cause fisiologiche, come la menopausa, periodo in cui il corpo cambia anche per quello che riguarda la produzione di ormoni. In questo momento della vita il livello di estrogeni diminuisce gradualmente e l’apparato genitale femminile è maggiormente esposto al rischio infezioni. Inoltre, in menopausa, il rivestimento dell’uretra diventa più sottile e più sensibile e la vescica più debole. Anche durante la gravidanza l’uretra e la vescica vanno incontro a profondi cambiamenti che le espongono a rischi maggiori di contrarre infezioni.

Cosa provoca la cistite?

L’apparato urinario femminile, così come quello maschile, è fisiologicamente in grado di difendersi da eventuali infiammazioni e infezioni attraverso barriere quali la flora batterica, gli estrogeni e i peli, oltre all’urina, che serve proprio ad espellere materiale di scarto e dannoso per l’organismo. All’interno della vescica, inoltre, sono presenti difese interne, come proteine, ormoni, cellule e meccanismi che contribuiscono tramite la minzione ad allontanare i batteri e a impedirne la proliferazione.

Quando per abitudini non corrette, stili di vita errati, l’assenza o la diminuzione dei meccanismi di difesa dell’apparato urinario c’è un’alterazione della salute della vescica, è facilitata l’insorgenza di infezioni al tratto urinario, come la cistite, e l’innesco di episodi di recidive e croniticità. Tra i fattori di rischio che causano cistite ricordiamo:





Come si trasmette la cistite?

È bene sottolineare che la cistite non è una malattia contagiosa. La maggior parte delle infezioni delle vie urinarie sono provocate da agenti patogeni di origine fecale, vaginale, uretrale che risalgono verso la vescica attraverso l’uretra. Le cause sono riconducibili a microtraumi localizzati o di alterazioni dell’ecosistema delle vie urinarie e, come visto in precedenza, a uno stile di vita errato o all’abbassamento delle naturali difese dell’apparato.



Curiosità: conosci la cistite da Luna di Miele?

Anche detta post-coitale, viene chiamato così il disturbo da cistite che si sviluppa dopo 24/72 ore da un rapporto sessuale. Nella maggior parte dei casi è causata da scarsa lubrificazione o di insufficiente contrattura del pavimento pelvico, che contribuiscono a creare microlesioni genitali nella zona della vulva, dell’uretra e della vagina e favorendo, così, il passaggio di batteri verso la vescica. In altri casi è generata da incompatibilità con il liquido seminale maschile, scatenando sintomi molto simili alla cistite o vaginite risolvibili utilizzando il preservativo. Ulteriori disturbi possono essere invece scatenati proprio per intolleranza al materiale del preservativo e ovviati sostituendo la marca utilizzata.





Cosa fare e non fare quando si ha la cistite?

Se si accusano sintomi riconducibili alla cistite è importante agire tempestivamente per alleviare i disturbi in attesa di rivolgersi al proprio medico curante per indagare le cause scatenanti e capire a quale tipologia appartiene (batterica, post-coitale, cronica, interstiziale, abatterica o batteriuria asintomatica).

Cosa fare

  • Prendere appuntamento con il medico
  • Curare l’igiene intima, usando detergenti delicati, acqua calda ed evitando movimenti che possano provocare il trasporto di batteri dal canale rettale alla vagina
  • Bere molta acqua
  • Seguire un’alimentazione sana, ricca di frutta e verdura o alimenti fermentati che aiutano con i probiotici la flora batterica vulvo/vaginale
  • Assumere tisane a base di malva e calendula
  • Usare integratori a base di mirtillo
  • Utilizzare indumenti intimi di fibra naturale e non aderenti

Cosa non fare

  • Aspettare che passi da sola
  • Trattenere l’urina
  • Non assumere liquidi per evitare l’urgenza di minzione
  • Consumare cibi altamente infiammanti come dolci, alcolici, caffè, spezie, peperoncino
  • Tenere la coppetta mestruale o assorbenti igienici a lungo senza un frequente cambio
  • Indossare capi di abbigliamento intimo sintetici e che non favoriscono la traspirazione

Come si cura la cistite?

La cura migliore per la cistite è assumere molti liquidi per favorire l’espulsione dei batteri attraverso la minzione. L’utilizzo di antidolorifici può essere terapeutico per alleviare il dolore pelvico e genitale. Se i sintomi non diminuiscono nel giro di qualche ora, è comunque consigliabile chiedere consulenza al proprio medico, che valuterà la terapia migliore a seconda del caso specifico e gli esami necessari ad approfondire la patologia.

Come per qualsiasi disturbo fisico e psicologico è importante, anche in caso di cistite, evitare rimedi fai-da-te, autodiagnosi e automedicazione. Per avere risposte rapide, che possano subito alleviare uno stato di preoccupazione, suggeriamo di visitare siti medici autorevoli come Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità oppure consultare il sito web delle strutture sanitarie più vicine.

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